Sex and the Society

Molti conoscono le silografie Ukiyo-e (letteralmente “immagini del mondo fluttuante”), fiorite durante il periodo Edo (1603-1868) e destinate prevalentemente alla popolazione meno abbiente del Giappone, visto il loro prezzo contenuto. I soggetti prediletti dagli artisti di Ukiyo-e erano i paesaggi: famose sono le 36 vedute del monte Fuji o la Grande Onda di Hokusai. Altrettanto rappresentate, però, erano le scene di vita cittadina e, tra queste, molto popolari erano quelle ambientate nelle case di piacere.

Quest’ultimo genere di silografie prese il nome di shunga, cioè “pittura di primavera“, per indicare eufemisticamente il rapporto sessuale. Non si conosce con esattezza lo scopo di queste opere: talora erano utilizzate dalle prostitute per illustrare i “servizi” offerti oppure per far eccitare il cliente. In altri contesti, potevano servire per l’educazione dei giovani uomini o più semplicemente per il divertimento della popolazione, tanto che spesso gli shunga venivano raccolti in album.

In alto, Il sogno della moglie del pescatore di Katsushika Hokusai, 1814.

In basso, invece, American Gothic (1930), uno dei dipinti più parodiati dell’arte americana, che rappresenta per Grant Wood la società americana puritana dell’Ottocento.