Susanna e i Weinstein

Susanna e i vecchioni, Tintoretto (1557)

Susanna, una giovane donna molto bella e pia, viene concupita da due vecchi che frequentano la casa di suo marito e riescono a introdursi nel suo giardino sorprendendola mentre fa il bagno. Costoro erano stati eletti giudici dalla comunità ebraica esule a Babilonia e, infiammati di lussuria, minacciano di accusarla di averla sorpresa con un giovane amante se non si concede a loro. Al rifiuto di Susanna l’accusano pubblicamente di adulterio. Portata davanti al tribunale viene riconosciuta colpevole e condannata a morte mediante lapidazione, ma a questo punto si fa avanti il profeta Daniele, che interroga personalmente i due calunniatori e ne fa emergere l’inganno. La reputazione di Susanna viene restituita all’onore e la fama di Daniele cresce fra il popolo.

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